domenica 28 Aprile 2024

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Modelli di Business nel Giornalismo Digitale: Insights e consigli con Dario Russo

Modelli di Business nel Giornalismo Digitale? Ne abbiamo parlato con Dario Russo, professionista e ideatore di “Politologi”. Rivivi con noi la puntata di Cultura Digitale!

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L’INTERVISTA A DARIO RUSSO: UN VIAGGIO NEL MONDO DIGITALE

Ospite di Cultura Digitale Dario Russo, un professionista che ha intrapreso il suo viaggio nel mondo digitale nel 2007, creando “Politologi”, la prima community per gli studenti di Scienze Politiche.

Da quel momento, Dario ha costruito una carriera multidisciplinare che attraversa vari settori, dalla comunicazione al marketing, dall’editoria online alla gestione di eventi, fino a diventare un ricercatore e consulente marketing e, ad oggi, dottorando di ricerca in Comunicazione all’università di Malaga.

Nell’intervista condotta a Dario riguardo al suo ingresso nel mondo digitale, ci ha rivelato che il suo interesse per la tecnologia è nato fin dai tempi delle scuole medie, quando la sua insegnante di inglese gli assegnò un compito su Tony Blair. L’occasione lo spinse a esplorare Internet, scoprendo le prime navigazioni sui siti web tramite una connessione 56k.

Grazie all’influenza di un amico appassionato di tecnologia, Dario iniziò a navigare su Internet e a sfruttare le risorse online per completare il compito scolastico. Quest’esperienza ha suscitato in lui un interesse crescente per il mondo digitale.

In seguito, durante gli anni universitari, Dario ha contribuito alla creazione del portale “Politologi”, un’iniziativa che ha avuto un impatto significativo nel mondo accademico e giornalistico. Il progetto, nato dall’idea di condividere appunti e risorse tra studenti di scienze politiche, ha rappresentato un importante punto di partenza per la sua carriera nel giornalismo digitale.

Inoltre, ha analizzato i modelli di business giornalistici, evidenziando la transizione dal giornalismo cartaceo a quello digitale e le sfide legate alla monetizzazione dei contenuti online. Ha citato esempi concreti come il New York Times e Le Monde per illustrare le diverse strategie adottate dai giornali nel contesto digitale.

Dario ha sottolineato l’importanza di costruire una comunità di lettori fedeli per garantire la sostenibilità economica delle testate giornalistiche online, evidenziando il ruolo fondamentale delle relazioni con i lettori e la diversificazione delle entrate attraverso iniziative come gli abbonamenti e gli eventi.

Infine, Dario ha risposto alla consueta domanda “cos’è per te Cultura Digitale?”  condividendo la sua visione della cultura digitale come un’opportunità per creare connessioni significative e promuovere la conoscenza, enfatizzando l’importanza di comprendere gli strumenti digitali e di sfruttare le risorse online per avere successo nel giornalismo digitale e in altri settori legati alla tecnologia.

CARRELLATA DIGITALE

OPENAI ANNUNCIA SORA: IL NUOVO MODELLO DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LA GENERAZIONE DI VIDEO

OpenAI ha svelato il suo ultimo balzo nell’intelligenza artificiale generativa con il lancio di Sora, un modello capace di creare video di un minuto a partire da testo scritto. Nonostante l’entusiasmo generato dai video di prova con scene vivide e personaggi complessi, il rilascio ufficiale rimane ancora senza data. Il modello, battezzato Sora, ha catturato l’attenzione degli esperti grazie alla sua abilità nel produrre video di alta qualità, mostrando scene dettagliate e movimenti della telecamera complessi, come evidenziato dai video teaser con una donna elegante che cammina per le strade di Tokyo e un trailer fittizio di un film. Tuttavia, OpenAI ha chiarito che prima di rendere Sora disponibile al pubblico, occorre completare le fasi di sicurezza. Il modello è stato sottoposto a test rigorosi per affrontare le potenziali sfide legate alla disinformazione, ai contenuti d’odio e ai pregiudizi. Le carenze di Sora sono state anche rivelate dal team di OpenAI, che ha ammesso la possibilità di difficoltà nella simulazione della fisica di scene complesse e nell’interpretazione delle relazioni causa-effetto. Il modello potrebbe incontrare problemi nel distinguere tra destra e sinistra, così come nelle traiettorie precise della telecamera. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo attorno a Sora, OpenAI si trova immersa in controversie legali. L’azienda è stata citata in diverse cause per violazione del copyright, con autori come Sarah Silverman e Christopher Golden che accusano OpenAI di utilizzare i loro libri protetti senza autorizzazione per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale. Parallelamente all’annuncio di Sora, OpenAI ha rivelato i progressi della sua piattaforma di intelligenza artificiale. La recente funzione di ChatGPT, che permette di memorizzare le voci degli utenti e le conversazioni precedenti, è parte di una serie di sviluppi in corso. Gli utenti avranno il controllo sui dati memorizzati dal chatbot, riflettendo l’impegno di OpenAI per garantire la privacy degli utenti. L’evoluzione e l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale, incluso Sora, rappresentano un terreno di battaglia legale per OpenAI. Mentre l’azienda continua a spingersi verso l’innovazione, affronta le sfide della regolamentazione e della conformità legale, con il recente verdetto favorevole a una richiesta di risarcimento da parte di autori che accusano OpenAI di utilizzo non autorizzato dei loro contenuti protetti da copyright.

Fonte forbes.it

GOOGLE ANNUNCIA GEMMA: IL NUOVO MODELLO LINGUISTICO “APERTO”

Google ha presentato la sua ultima aggiunta alla famiglia di modelli linguistici, Gemma, che si inserisce nella categoria dei modelli “aperti”, una sfera in cui Google fino ad ora era rimasta assente. Questi modelli linguistici, lanciati sotto il nome di Gemma, comprendono due varianti: una da 2 miliardi e l’altra da 7 miliardi di parametri, entrambe costruite con la tecnologia dei modelli Gemini. Attualmente, Google dispone di due serie principali di modelli di intelligenza artificiale generativa: Gemini e la nuova serie Gemma. La distinzione principale tra i due risiede nel fatto che i modelli Gemini sono multimodali e chiusi, mentre Gemma è incentrata esclusivamente sul linguaggio e viene definita come “open model”. Mentre Gemini integra diverse modalità di input come testo, immagini, audio e video, Gemma si focalizza esclusivamente sul linguaggio e offre accesso aperto ai parametri pre-addestrati per inferenza o per ulteriori adattamenti. Secondo Google, Gemma 2B e 7B sono tra i modelli aperti più performanti nel loro segmento. Sono ottimizzati per compiti di conversazione come i chatbot e possono essere eseguiti su dispositivi portatili o desktop, rispettando rigorosi standard di output sicuro e responsabile. Gemma è stato ottimizzato per le GPU Nvidia, garantendo un’esperienza di utilizzo fluida sia nei data center che nei dispositivi degli utenti. È disponibile tramite piattaforme come Kaggle e Hugging Face e può essere integrato in Google Vertex AI per accelerare l’implementazione di modelli IA aziendali. Nonostante la disponibilità di Gemma, i primi test hanno mostrato alcune sfide. Ad esempio, durante una demo su Hugging Face, il modello ha fornito informazioni sul 2023 anziché sul 2024. Tuttavia, nonostante alcuni inconvenienti iniziali, Gemma rappresenta un passo significativo per Google nel campo dell’intelligenza artificiale linguistica. In conclusione, Gemma segna un’importante evoluzione nell’offerta di modelli linguistici aperti da parte di Google, promettendo prestazioni elevate e una maggiore accessibilità per gli sviluppatori interessati a esplorare le potenzialità dell’IA nel linguaggio naturale.

Fonte dday.it

GOOGLE CHROME INTRODUCE “HELP ME WRITE”: L’AI PER COMPILARE CASELLE DI TESTO

Google ha introdotto una nuova funzionalità su Chrome chiamata “Help Me Write”, che consente agli utenti di utilizzare l’intelligenza artificiale per compilare caselle di testo con un semplice clic del tasto destro del mouse. Questo rappresenta un importante passo avanti nell’integrazione dell’IA nella navigazione web quotidiana. “Help Me Write” mira a rendere l’utilizzo dell’IA più accessibile per le attività online quotidiane. Con questa funzione, gli utenti possono chiedere all’IA di scrivere e perfezionare brevi contenuti per varie attività online, come richieste di informazioni su acquisti o annunci di vendita. L’obiettivo di Google è migliorare la qualità dei contenuti pubblicati dagli utenti online, offrendo loro uno strumento intuitivo e facile da usare. Attualmente, “Help Me Write” è disponibile solo su Chrome per Mac e PC Windows e supporta esclusivamente la lingua inglese. Come molte delle recenti funzionalità introdotte da Google, “Help Me Write” è considerato uno strumento sperimentale. Gli utenti devono attivarlo nelle impostazioni del browser prima di utilizzarlo effettivamente. Per abilitare questa funzione, gli utenti possono aprire Chrome, fare clic sull’icona dei tre puntini in alto a destra, accedere alle impostazioni e selezionare “AI sperimentale”. Da qui è possibile abilitare “Help Me Write” insieme ad altre funzionalità AI del browser. “Help Me Write” rappresenta un ulteriore passo avanti nell’integrazione dell’intelligenza artificiale nella navigazione web quotidiana. Offre agli utenti un modo semplice e conveniente per scrivere contenuti online, migliorando l’esperienza di navigazione e la qualità dei contenuti pubblicati. Con questa nuova funzionalità, Google dimostra il suo impegno nell’offrire strumenti tecnologici innovativi che semplificano e arricchiscono l’esperienza degli utenti online.

Fonte wired.it

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Redazione
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