lunedì 29 Aprile 2024

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Scopriamo Claude 3 la nuova AI di Anthropic. Innovazione e food: la storia di Natura Humana

Claude 3 la nuova AI di Anthropic sta spopolando. Tramite Natura Humana e la loro storia riscopriremo l’innovazione nel mondo food. Pronti per questo nuovo articolo di approfondimento?

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Intervista ai Fondatori di Natura Humana: Luciana Cipriani e Claudio Cammarota

Una storia di innovazione nel settore alimentare italiano

Nel panorama dell’imprenditoria italiana emerge una storia di passione trasformata in innovazione: Natura Humana. Fondata da Luciana Cipriani e Claudio Cammarota, questa startup ha rivoluzionato il mondo alimentare con la sua visione centrata sulla natura e sul benessere.

Come è nata l’idea di Natura Humana e qual è stato il momento chiave che ha trasformato la vostra passione per la carruba in un’innovazione concreta sul mercato?

L’origine di Natura Humana risale a 5 anni fa, quando Luciana e Claudio, mossi dalla volontà di cambiare e creare qualcosa di significativo, hanno dato vita a un progetto ambizioso. Ciò che ha segnato l’inizio di questa avventura è stata la scoperta del potenziale della carruba, un albero ancestrale ricco di proprietà benefiche. La carruba, spesso trascurata a favore dell’olivo, ha catturato l’attenzione dei fondatori di Natura Humana per la sua ricchezza di vitamine, minerali e antiossidanti. Questo frutto è diventato il cuore dell’innovazione di Natura Humana, che ha sviluppato un processo di estrazione a freddo per preservare al meglio le sue proprietà.

Come avete vissuto il passaggio dalla fase di prototipazione alla commercializzazione effettiva dei vostri prodotti?

Da una semplice passione è nata così un’impresa all’avanguardia nel settore alimentare italiano. Luciana e Claudio hanno portato avanti la loro visione con determinazione, trasformando Natura Humana da una startup in una PMI innovativa. Questo traguardo è testimone del loro impegno e della loro capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato.

Passare da startup a PMI innovativa rappresenta un grande traguardo. Quali cambiamenti avete osservato nella vostra azienda e nel vostro team durante questo processo?

Durante il percorso di crescita, Natura Humana ha visto ampliarsi il suo team e aumentare il numero dei suoi clienti e della sua community. Questa espansione ha portato nuove sfide e stimoli, ma anche una consapevolezza più profonda del ruolo che l’azienda svolge nel settore.

Quali sono i prossimi obiettivi per Natura Humana e come prevedete di continuare il vostro percorso di innovazione nel settore alimentare?

Guardando al futuro, Luciana e Claudio hanno ancora molti obiettivi da raggiungere. Dopo il successo dei loro prodotti innovativi come lo zucchero di carruba e le spalmabili senza zucchero, l’azienda punta a introdurre sul mercato nuove idee, come il caramello salato a base di carruba.

Cos’è per loro, Cultura Digitale?

Per Luciana e Claudio, la cultura digitale è una rivoluzione che offre l’opportunità di connettersi direttamente con i propri clienti e condividere la propria storia e i propri valori. È una responsabilità e al contempo un’opportunità di crescita e di diffusione della propria visione. Natura Humana rappresenta un esempio di imprenditoria italiana basata sull’innovazione e la passione per la natura. Con il loro impegno e la loro visione, Luciana e Claudio continuano a guidare l’azienda verso nuovi successi, portando avanti il loro viaggio nell’universo del cibo e del benessere.

Anthropic Rivoluziona l’Intelligenza Artificiale con il Lancio di Claude 3: Un Passo Avanti nell’Analisi Multimodale

La startup Anthropic, fondata da Dario e Daniela Amodei, ha fatto tremare il settore dell’intelligenza artificiale con il recente annuncio del lancio di Claude 3, la nuova generazione del suo avanzato modello linguistico. Questo progetto, nato dalla collaborazione di talenti provenienti da OpenAI, Google Brain e Baidu, si propone di risolvere compiti cognitivamente più complessi rispetto alla sua precedente incarnazione, Claude 2. Claude 3 rappresenta un salto significativo nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale, in quanto è la prima suite multimodale, in grado di comprendere e rispondere a testi e immagini in modo integrato. I tre modelli linguistici offerti – Haiku, Sonnet e Opus – dimostrano chiari miglioramenti rispetto al passato, mostrando un livello di comprensione e fluidità quasi umani. Haiku, il modello più piccolo e veloce, è stato sviluppato per garantire prestazioni modeste in situazioni dove non è richiesta una grande potenza di calcolo. Sonnet, invece, rappresenta un passo avanti con una maggiore complessità e affinità con altre soluzioni come chat GPT-4. Opus, il modello più avanzato disponibile solo per gli utenti pro, è progettato per gestire compiti estremamente complessi. Il confronto con altri modelli sul mercato, come GPT e Gemini, ha evidenziato le prestazioni superiori di Claude 3, soprattutto per quanto riguarda l’analisi etica e la generazione di formule per fogli di calcolo. Inoltre, Opus si distingue per la sua velocità e convenienza, offrendo anche un accesso gratuito in 159 paesi. Claude 3 si è dimostrato in grado di comprendere e rispondere in italiano con notevole fluidità, gestendo con facilità il passaggio tra lingue diverse. L’analisi delle immagini è risultata particolarmente interessante, con la capacità di interpretare stati d’animo e contesti umoristici, sebbene ci siano ancora margini di miglioramento. Nell’ambito della programmazione, Claude 3 ha dimostrato di poter comprendere e correggere codice Javascript, generando anche funzioni con approcci diversificati. Tuttavia, sono necessari ulteriori sviluppi per affrontare alcune lacune, come la generazione di grafici da dati complessi. In definitiva, il lancio di Claude 3 segna un passo avanti significativo nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale, aprendo nuove possibilità nell’analisi multimodale e aprendo la strada a futuri progressi nell’ambito dell’IA.

Fonti anthropic.com | fastweb.it | startupitalia.eu | adnkronos.com

Claude 3 spacca! È meglio di ChatGPT?

Raffaele Gaito commenta su Claude 3, evidenziando le tre versioni disponibili e le loro diverse capacità. Haiku è il modello base, Sonnet è intermedio e Opus è quello più potente. Gaito mette in discussione l’affidabilità dei benchmark standard e sottolinea che i confronti dovrebbero includere modelli più recenti come Gemini 1.5. Nonostante i benchmark, ritiene che l’efficacia di un modello debba essere valutata in base alla sua utilità pratica per gli utenti. Attualmente, Claude 3 non è disponibile in Italia, ma supporta l’italiano. Gaito osserva le differenze nell’interfaccia rispetto ad altri modelli e sottolinea la possibilità di scegliere tra i diversi modelli di Claude 3, notando la velocità della risposta di Claude 3, soprattutto rispetto a ChatGPT-4.

Chiacchierata filosofica con Claude 3

Il commento di Raffaele Gaito su Claude 3, incentrato su domande a sfondo filosofico ed esistenziale, evidenzia una notevole riflessione sulle capacità del modello. Gaito osserva che Claude 3 ragiona in modo incredibile e supera i suoi rivali, inclusi Gemini e ChatGPT, con riflessioni estremamente profonde. Durante una demo, ha notato una scintilla nelle risposte di Claude 3 che lo ha colpito, tanto da farlo dubitare se fossero state scritte da un umano o da una macchina. Questa capacità di Claude 3 di creare frasi corrette in modo probabilistico lo ha impressionato profondamente, portandolo a riflettere su possibili implicazioni più ampie. Gaito conclude il suo commento con una nota di ammirazione, definendo alcune parti delle risposte di Claude 3 “da pelle d’oca”.

CARRELLATA DIGITALE

McDonald’s: Guasto Globale Provoca Chiusura di Ristoranti in Tutto il Mondo

Una serie di interruzioni del sistema ha colpito la catena di fast food McDonald’s, causando la temporanea chiusura di numerosi ristoranti in tutto il mondo e scatenando una tempesta di lamentele sui social media. Incidenti segnalati dal Giappone all’Australia fino al Regno Unito hanno evidenziato problemi anche nell’app McDonald’s, portando alla luce una interconnessione globale dei sistemi dell’azienda come radice del problema. McDonald’s Giappone ha pubblicato un annuncio su X, confermando l’interruzione temporanea delle operazioni in molti dei suoi negozi a livello nazionale, definendo l’evento come “un fallimento del sistema”. Il sito Downdetector ha rilevato un picco di problemi con l’app McDonald’s nelle ultime ore, mentre i media hanno riportato lamentele da parte dei clienti in diversi paesi, tra cui un cliente australiano che ha condiviso una foto su X mostrando un chiosco non disponibile. Il proprietario di diversi ristoranti McDonald’s in Svezia, Patrik Hjelte, ha dichiarato al quotidiano locale Nya Wermlands Tidning che “tutti i ristoranti McDonald’s sono collegati a una rete globale, e questo è il problema”. Ha aggiunto che i sistemi stanno attualmente subendo un riavvio, con la speranza di tornare presto operativi come di consueto. Nonostante le difficoltà, alcuni ristoranti McDonald’s in città come Bangkok e Milano sono rimasti operativi. Un lavoratore di un ristorante milanese ha confermato che il sistema era offline per un paio d’ore, ma è stato ripristinato con successo grazie all’aiuto di un tecnico. Al momento dell’invio della mail, McDonald’s non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento via e-mail. La situazione rimane in evoluzione mentre l’azienda cerca di risolvere i problemi tecnici e ripristinare la normale operatività dei suoi ristoranti in tutto il mondo.

Fonte: repubblica.it

Apple e Google: Trattative per l’Integrazione dell’Intelligenza Artificiale su iPhone

Secondo quanto riportato da Bloomberg, Apple e Google sono al centro di negoziati che potrebbero rivoluzionare il settore dell’intelligenza artificiale. L’accordo in questione mira a integrare il motore di intelligenza artificiale Gemini di Google nell’iPhone di Apple, aprendo la strada a nuove funzionalità previste per iOS 18 nel 2024. L’accordo, se siglato, permetterebbe ad Apple di ottenere una licenza per utilizzare Gemini, il set di modelli di intelligenza artificiale generativa di Google, al fine di potenziare le funzionalità del software iPhone. Questa mossa è parte degli sforzi di Apple per esplorare le potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa, come evidenziato dalle trattative anche con OpenAI, sostenuta da Microsoft. Le nuove funzionalità, basate sui modelli di intelligenza artificiale interni, dovrebbero essere integrate nell’iPhone iOS 18 e includerebbero capacità generative come la creazione di immagini e testi. Tuttavia, al momento i dettagli dell’accordo, inclusi i termini e il marchio, non sono stati definiti e un annuncio ufficiale è atteso non prima di giugno. Va notato che Apple e Google hanno già un accordo esistente per rendere Google il motore di ricerca predefinito sul browser web Safari di Apple. Il CEO di Apple, Tim Cook, ha confermato che l’azienda svelerà maggiori dettagli sui suoi piani relativi all’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa entro la fine dell’anno, sottolineando gli investimenti significativi che Apple sta facendo in questo settore in continua evoluzione.

fonte: open.it

Amazon Riduce i Tempi dei Resi: Le Nuove Regole a Partire dal 25 Marzo

Amazon, il colosso dell’e-commerce, ha annunciato un cambiamento significativo nella sua politica sui resi, con l’obiettivo di ridurre i tempi di restituzione da 30 a 14 giorni per alcune categorie di prodotti. Questa modifica avrà effetto anche in Italia a partire dal 25 marzo 2024. La decisione di Amazon di limitare i tempi dei resi segna una svolta rispetto alla pratica dei “resi lunghi” che il gigante dell’e-commerce aveva precedentemente adottato. In particolare, la nuova politica si concentrerà su prodotti come smartphone, computer, fotocamere, cuffie e tablet. Secondo quanto riportato, la transizione verso la nuova politica avverrà gradualmente. Tra il 25 marzo e il 25 aprile, i clienti potranno ancora usufruire dei resi entro i consueti 30 giorni. Tuttavia, dal 26 aprile in poi, la nuova politica dei resi diventerà obbligatoria per tutti i prodotti di elettronica di consumo, con un limite di 14 giorni dalla consegna. Amazon valuterà caso per caso le richieste di reso e potrebbe decidere di approvare la restituzione con rimborso o di rifiutarla. Questa restrizione riflette una tendenza globale verso una maggiore cautela nell’ambito dei resi, motivata sia da considerazioni economiche che ambientali. Infatti, i resi rappresentano un costo significativo per le aziende, con una stima che indica che solo negli Stati Uniti i clienti hanno restituito circa il 17% della merce acquistata nel 2022, per un totale di 816 miliardi di dollari. Inoltre, le aziende perdono circa il 50% del loro margine sui resi, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. L’impatto ambientale dei resi incontrollati è altrettanto rilevante, con una pratica come il “bracketing” che contribuisce a un aumento dei rifiuti e dell’inquinamento. Amazon, insieme ad altri grandi rivenditori, sta quindi adottando misure per mitigare questi effetti negativi, limitando il periodo di restituzione e incoraggiando una maggiore responsabilità da parte dei consumatori. È importante notare che, nonostante questa modifica, i diritti dei consumatori rimangono tutelati. Secondo il Codice del Consumo, tutti gli operatori dell’e-commerce sono tenuti a riconoscere al consumatore almeno 14 giorni per restituire un prodotto. Pertanto, le norme a tutela dei consumatori in Italia rimangono inderogabili, e le fake news sull’argomento sono da considerare infondate.

Fonte: cosumatori.it

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Redazione
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